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Final Fantasy: Explorers

Final Fantasy: Explorers

Final Fantasy incontra Monster Hunter in quello che dovrebbe essere un istant classic. Almeno sulla carta.

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Non è senza una certa aspettativa che ci siamo preparati ad immergerci in un nuovo Final Fantasy. Di solito basta un attimo per ambientarci e sentirci immediatamente a nostro agio in compagnia del gioco...peccato che con Final Fantasy: Explorers non sia scattata immediatamente la medesima scintilla. Per prima cosa, abbiamo dovuto leggere alcune istruzioni, diciamo anche più di "un po'"... e poi ancora. Come diavolo pensate che qualcuno sulla Terra possa ricordarsi tutte queste informazioni?

Fortunatamente queste istruzioni si concludono poco dopo e possiamo far partire la missione di allenamento. Ci è sembrata buona e ben realizzata, ma poi siamo tornati in città (il fulcro centrale del gioco all'inizio) e abbiamo dovuto affrontare un'altra tonnellata di testo. Penso che sia trascorso un secolo da quando abbiamo giocato ad un titolo che ci impedisse di apprendere le varie meccaniche semplicemente giocando invece che costringerci a passare lungo testi e a navigare nei menu. Diciamo che non è stata una partenza ideale.

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Final Fantasy: Explorers è un action-RPG che non è simile a quanto di solito siamo abituati a trovare nella serie. Si tratta piuttosto un titolo che ricorda più un gioco tipo Monster Hunter e titoli simili che sono molto popolari in Giappone. Di conseguenza la storia non rappresenta un elemento importante come di solito accade nei giochi FF, ma fa semplicemente da sfondo e la vostra motivazione principale è quello di acquisire equipaggiamenti e salire di livello. Non sembra notevole, ma se avete apprezzato titoli come, per esempio, Phantasy Star Online, vi troverete sicuramente a vostro agio.

Una cosa che PSO ha offerto di nuovo è stato, tuttavia, un gameplay fantastico ed era anche molto divertente, in fin dei conti. E' vero, dovevamo uccidere più e più volte gli stessi boss, ma non è mai risultato noioso e il gioco non appariva vecchio. E questo è l'unico e solo fattore più importante che, in ultima analisi, determina il destino di un gioco come Final Fantasy: Explorers, non importa quanto fan service ci sia.

Dopo aver creato il vostro personaggio con un tool apposito piuttosto limitato, si finisce a Libertas, un piccolo villaggio che funge da hub. Qui si possono acquistare e vendere equipaggiamenti, leggere ulteriori istruzioni, prendere l'incarico delle missioni e incontrare altri avventurieri. Il più delle volte verrete inviati a uccidere un certo numero di mostri o raccogliere risorse di cui qualcuno ha bisogno. Il concept continua ad essere abbastanza coerente per tutta l'avventura e la vostra prima missione di addestramento dà un buon spaccato di ciò che vi aspetta in termini di cose da scoprire, come funzionano le combo, e trovare un sacco di bottino.

È sempre possibile spostarsi e raggiungere nuove aree. Una missione che abbiamo svolto all'inizio, ad esempio, è stata quella di effettuare un attacco specifico, ma non abbiamo avuto abbastanza successo, siamo scappati via dai nemici e abbiamo deciso di esplorare e trovare maggiore resistenza. Dopo aver superato enormi pianure e una foresta, abbiamo raggiunto una spiaggia con nemici più o meno dello stesso livello di difficoltà del nostro personaggio. Quando abbiamo sconfitto tutti i nemici, abbiamo a disposizione un minuto per raccogliere ciò che volete prima di essere teletrasportati a Libertas e ricevere la ricompensa, vendere le cose e accettare nuove sfide.

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Questo è fondamentalmente ciò che il gioco ha da offrire, ma non sarebbe un problema se fosse divertente da giocare e costantemente gratificante. Square Enix ha, tuttavia, preferito concentrarsi completamente sul copiare Monster Hunter da essersi dimenticata di aggiungere caratteristiche uniche che permettono a Final Fantasy: Explorers di avere una propria identità. Certo, hanno aggiunto un sacco di elementi dalla serie, convinti che questo sarebbe bastato ai fan, ma hanno trascurato un dettaglio abbastanza importante: il gioco sembra essere stato sviluppato in modo un po' frettoloso, tanto da non risultare mai davvero emozionante.

Uno dei maggiori problemi rintracciabili nel gioco è che sfrutta il secondo stick analogico. Sfortunatamente, non abbiamo un New Nintendo 3DS, e quindi abbiamo dovuto centrare costantemente la fotocamera con un pulsante a spalla, ma questo muove anche la bussola e ostacola la navigazione. Per la prima volta dai tempi di Kid Icarus: Uprising, abbiamo dovuto ripescare il nostro Circle Pad Pro, che tuttavia ha reso l'esperienza più piacevole. Per quelli di voi che non hanno nessuna di queste due soluzioni, è difficile consigliarvi il gioco a cuor leggero. Square Enix sembra consapevole di questo aspetto e ha risolto segnalando costantemente dove andare dopo, ma questo, oltre a fare schifo, rovina parte del divertimento.

Il mondo è anche sorprendentemente tranquillo. Facendo paragoni, Monster Hunter è davvero divertente da giocare ed emozionante durante le battaglie più importanti. Explorers, al contrario, non offre la stessa sensazione mentre ci troviamo a passeggiare nei dintorni con un massimo di altri tre avventurieri. I combattimenti sono monotoni e quella epica sensazione tipica di Final Fantasy è completamente assente. Ci sembra un gioco un po' inutile.

Non è mai un cattivo gioco, ma mai veramente buono. Sembra un classico caso di un bel concept rovinato da esecuzione mediocre. Perché il mondo di Final Fantasy si presta ad un gioco come questo, ma non c'è neanche un elemento che spicca. Se siete un fan di Final Fantasy V, senza dubbio apprezzarete il fatto che qui viene recuperato un sistema molto simile a quello del classico titolo SNES.

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Piuttosto che lavori predeterminati che sono diventati sinonimo della serie negli ultimi tempi, possiamo scegliere tra diversi lavori classici. E ciò che avete imparato, potete usarlo in qualsiasi ambito. E' possibile, ad esempio, apprendere le abilità di un mago rosso e poi passare a un Ranger prima di diventare un Ladro e il Geomancer. E' molto flessibile e, anche se non si ricorda Final Fantasy V, si riconosceranno alcuni elementi di questo sistema da Final Fantasy XIV: A Realm Reborn.

Purtroppo, Final Fantasy: Explorers non è ciò che avevamo sperato. Certamente si tratta di un'avventura competente e piena di contenuti, con molte cose da fare per coloro che si preoccupano di imparare tutte le caratteristiche dalle lunghissime caselle di testo, ma alla fine il gioco manca di "anima". E con quella sensazione mancante, diventa sempre più difficile motivarci a giocare ancora.

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06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
Sistema di lavori geniale; La musica meravigliosa; un sacco da fare, Molte classiche caratteristiche di Final Fantasy; Supporta co-op in locale e online.
-
Fotocamera fastidiosa; Non succede mai tanto nel mondo di gioco.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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RECENSIONE. Scritto da Jonas Mäki

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